mercoledì 25 settembre 2013

La società Feudale ______________ Parte1

Negli ultimi anni dell'alto Medioevo, cioè nei decenni attorno al Mille, l'Europa era caratterizzata dal punto di vista economico dal sistema curtense e dal punto di vista politico dal sistema feudale.

Scena si attività agricola in una miniatura medievale
Il sistema curtense: un'economia dipendente dalla terra
L'economia era essenzialmente agricola e la produzione di ogni ricchezza derivava dalla terra. Questa era divisa in grandi propietà, laiche o ecclesiastiche, lasciate per lo più allo stato selvaggio: le zone coltivate erano una minoranza e generalmente facevano capo a unità più piccole dette ville o curtes, da cui il nome di economia curtense.
Tutta la terra apparteneva al signore, il quale gestiva direttamente, attraverso i suoi amministratori, la parte migliore e dava in gestione la rimanente alle famiglie contadine che vi abitavano. Sia che fossero servi, uomini del signore, totalmente soggetti a lui e legati alla terra, sia che fossero giuridicamente liberi, i contadini vivevano in una condizione economica di estrema miseria ed erano soggetti a servizi obbligatori per il signore  (la corveè) e al pagamento dio pesanti tributi.
L'agricoltura tecnicamente molto arretrata e lo scarsissimo rendimento della terra erano alla base di un'economia di sussistenza in cui i contadini riuscivano  a produrre appena quanto bastava alla propia sopravvivenza e in cui non vi era nessuna accumulazione di sovrappiù (surplus).
Gli scambi commerciali erano quasi nulli e tutto il necessario alla vita della comunità veniva prodotto all'interno della Curtis, caratterizzata dunque, dal punto di vista economico, dalla chiusura e dall'autosufficienza (autarchia).
 
Il sistema politico feudale
L'economia curtense che abbiamo descritto è propia di quel tipo di organizzazione politica
Carlo Magno
e sociale che va sotto il nome di feudalesimo. Esso si costruì in Europa fra il IX e XI secolo e si basò su un antico principio presente presso i franchi (le popolazioni che si erano installate in quella parte dell'Impero romano che corrisponde più o meno all'odierna Francia) e presso altre genti "barbare". Si trattava del vincolo reciproco che si instaurava fra il sovrano e un uomo libero il quale gli giurava fedeltà  e si dichiarava suo uomo (vassallo) in cambio della protezione da parte del sovrano e di una terra (feudo) che gli veniva data in usufrutto. Carlo Magno fu il primo che, sul finire dell'VII secolo, pensò di utilizzare quest'antico vincolo personale come un legame capace di tenere politicamente unito l'immenso territorio da lui conquistato (Francia, Germania, Italia settentrionale e area alpina), che costituì il Sacro Romano Impero. I suoi vassalli ebbero così i feudi e il controllo amministrativo di intere regioni (contee, marche), e inoltre il potere di "infeudare" altri uomini liberi (valvassori), che a loro volta fecero lo stesso con altri (valvassini).
In questo modo si creò una catena, o piramide, di legami di dipendenza personale che andavano dal sovrano ai grandi conti, ai duchi, alla piccola nobiltà.
 
Il particolarismo feudale
Quando però con la morte di Carlo Magno (814), l'autorità centrale venne meno, si verificò una sempre maggiore frantumazione del potere (particolarismo feudale) dovuta al fatto
Il procuratore reale riceve un feudatario
 in presenza di uno scriba
che i feudatari più potenti manifestarono la tendenza a comportarsi nei loro territori come sovrani autonomi.
Dopo lunghe lotte, i feudatari strapparono all'imperatore il diritto di tramandare ai figli per via ereditaria il feudo, che così divenne una loro propietà e non più una concessione che poteva anche venir meno. Essi vi esercitavano funzioni politiche, riscuotendo le tasse e amministrandolo la giustizia. Il rapporto di dipendenza personale, che in origine era un patto privato fra due persone, divenne potere pubblico. Questa fusione fra propietà della terra ed esercizio del potere pubblico è la caratteristica fondamentale del feudalesimo.
Il particolarismo feudale fu l'ostacolo contro il quale  per secoli combatterono re e imperatori nel tentativo di affermare  la propia autorità e di unificare i propi territori sotto la stessa legge.
L'esito dello scontro fu diverso nelle varie parti d'Europa: mentre infatti in Francia e in Inghilterra l'autorità del re, con vicende diverse, alla fine si affermò e iniziò a formarsi lo Stato nazionale, in Germania e in Italia il tramonto del feudalesimo avverrà molto più tardi e la frantumazione politica inciderà per molti secoli ancora.
 
Feudalesimo
Il termine "feudalesimo" ha almeno tre significati diversi. Esso infatti indica:
  1. il sistema politico-militare basato sul vassallaggio, cioè sul rapporto di dipendenza personale  fra un signore e coloro e coloro a cui egli affidava un feudo;
  2. il sistema socioeconomico, detto anche "modo di produzione feudale", basato sul lavoro servile, cioè di contadini non mantenuti direttamente dal padrone, come gli schiavi nell'antichità, ma privi di libertà e costretti a prestare gratuitamente dei servizi al padrone stesso;
  3. un momento storico caratterizzato dalla frammentazione del potere politico che non viene esercitato dalle istituzioni dello Stato, deboli o assenti, ma dai singoli feudatari.
Quando si utilizza questo termine è quindi necessario chiarire il significato che s'intende attribuirgli.